3 marzo 2011

Frauen in der Gesellschaft

Ma poi alla fine il problema non sono tanto gli uomini. O forse sì, se c'è bisogno di spot come questo per incoraggiarli al lavoro domestico (peraltro spot molto carino, eh).
Però gli uomini socialmente evoluti sono abituati ad avere accanto donne per cui occuparsi della casa, della famiglia, del Fornello (inteso come piccolo-mondo-antico) è un'occupazione come un'altra da dividere equamente all'interno dei ruoli familiari.
Il problema sono proprio le donne.
Perchè anche io, che mi ritengo piuttosto emancipata in tal senso, quando al sabato mattina, dopo aver fatto la spesa, e accingendomi a scalare una montagna di panni da stirare, vedo Lui che spontaneamente inforca guanti e spazzettoni con un bambino attaccato ad ogni gamba e va all'attacco degli acari della polvere come fossero i suoi più acerrimi nemici, ecco, c'è una parte di me, piccola ma presente, che comunque si sente un po' in colpa.
Perchè in fondo penso che anche quella cosa avrei dovuto farla io.
E poi mi sento in colpa per questo mio sentirmi in colpa, che-esempio-dò-a-mia-figlia.
Non se ne esce.

Ovviamente mi guardo bene dal palesargli questo mio disagio, anche perchè il suo retaggio educativo è quello del bimbo servito e riverito, con le infioratrici che gli gettano petali di rosa ai piedi dove cammina, lo sventolatore con le piume di struzzo, e la vestale che gli sbuccia gli acini d'uva, quindi il fatto che ora sia arrivato a fare spontaneamente quello che appura sia necessario fare in casa è comunque il frutto di una convivenza che dura da anni.

Lui è speciale, sì.
Non sbaglia nè la pratica nè la teoria.
Mi riferisco a quelle frasi odiose come "TI ho lavato i vetri", "TI ho apparecchiato la tavola": urticanti perchè sottolineano che ok, le ho fatte io, guarda che bravo che sono, ma di fondo penso che normalmente te ne debba occupare tu. Non lo fanno con cattiveria, eh, ma con una spontaneità che lascia inermi. Mio padre usa abitualmente queste frasi e mia madre sembra non accorgersene. Altra generazione, sì, ma fino a un certo punto. Sono molto più diffuse di quanto una scommetterebbe...

Bisogna contemporaneamente lavorare su due fronti, cioè sia su quello del "Anche io (donna) posso farlo", sia su quello del "Anche tu (uomo) devi farlo". Mica facile.

Io vedo che il retaggio che relega la donna ai lavori di casa è duro a morire, ed è molto più radicato nelle donne di quanto si pensi, e noto anche una grande indulgenza educativa nei confronti dei bimbi maschi rispetto alle loro coetanee femmine.
Non sono pochi i racconti delle mammefuoridallasilo (una categoria sociologica che andrebbe investigata in modo approfondito) che dimostrano una tolleranza nei confronti dei maschietti alle prese coi lavori domestici che non è riconosciuta alle loro sorelle. "Eh vabbè, - che importa se non vuole sparecchiare, anche suo padre non lo fa - del resto poi non sarà un problema mio", detto con il sorrisino di chi pensa che è la natura che li ha fatti diversi, e lei non ci può fare niente.

Sbagliato.

E l'industria del giocattolo rafforza questa tesi (Lee ha un kit da piccolo carpentiere, arancione e nero -come gli originali da adulti-, e tutti sono convinti che sia un gioco di Roo che occasionalmente sta utilizzando la sorella. Ecco, no).
Per non parlare di quanto sia esasperato tutto questo, in tv.
E a me monta la rabbia perchè io ne ho due, maschio e femmina, e non posso/non voglio permettermi di fare differenze.

Proprio perchè il mondo fatica ad arrivare ad una parità reale, almeno a casa mia l'equità è una regola.
Non c'è niente che Roo sarà esentato dal fare tra le cose che pretenderò da Lee, ci mancherebbe altro...
Ci penserà la vita a dire loro cosa possono fare e cosa no, almeno in casa le differenze non ci sono, e neanche gli incoraggiamenti a sviluppare un determinato potenziale.
Chissà perchè è più semplice pensare che lei farà la ballerina o la maestra, e lui l'astrofisico o il chirurgo. Ad occhio per quello che vedo essere la loro indole a quest'età, ma guardandomi bene da incanalarli su un determinato percorso, mi sembra più facile che sia lui a diventare ballerino e lei ingegnere.

Ma quanto siamo lontani ancora dall'eliminazione totale di quegli schemi sociali e mentali che impongono specifici ruoli a seconda del genere di appartenenza? Ho l'impressione che TANTO.
Anche noi donne di nuova generazione, abituate a lavorare fuori casa, quanto siamo state comunque condizionate in tale senso?

Allora debello le differenze da casa consentendo ai miei figli di scegliere all'interno di un ventaglio di futuri possibili che non ha ancora subito i drastici tagli delle imposizioni sociali. O delle occasioni che la società darà a loro in modo differente.
Esperimento teorico: se entrambi avessero la stessa indole, e lo stesso identico talento nel fare una determinata cosa, ed investissero lo stesso tempo-energie-sacrifici, sono certa che sarà Roo ad avere successo molto più di quanto sarà mai concesso a Lee.

Che amarezza, però.

E allora, almeno in casa, Roo: ti presento l'aspirapolvere, il ferro da stiro, e il sapone per le macchie difficili.
Un giorno una donna mi ringrazierà.

6 commenti:

  1. Io sono figlia di un uomo così, un uomo che non chiede, ma fa, e lo fa bene, volentieri e anticipandoti.
    E ne ho anche sposato uno di uomo così (tutte le fortune eh?)
    Ai miei figli di certo non mancherà l'esempio.
    Le nostre nuore ci ringrazieranno di certo.

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  2. Eh, c'è da dire che nei paesi del sud è molto più diffusa questa maniera di fare dei uomini in confronto alle donne.

    Diciamo che mio nonno Italiano a mia nonna gli diceva pure, sta zitta e vai ai fornelli (per modo di dire). Ma se questo l'avrebbe fatto il mio nonno olandese alla mia nonna....gli sarebbe arrivata una pentola in testa e un "arrivederci, sai dove trovarmi".

    Ogni tanto anche mio padre (Italiano) è così, ma con la moglie Olandese non sempre attacca.

    In quanto a me, il ragazzo Norvegese è molto educato (che fortuna eh) fa tutto, cucina, lava, stira e mi massaggia pure i piedi...

    Se gli stiro la camicia è perché lo amo e lo voglio fare, non perché sono la sua 'schiava'.

    Si,e a noi (vabbé, per me in un futuro) mamme ad educare i figli, ma se la casa non ci aiuta siamo da capo :/

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  3. Slela, io sono figlia di un uomo che ha dovuto rassegnarsi a questo allargamento del suo ruolo sul territorio domestico perchè la famiglia ne aveva bisogno, questioni logistiche. Però appena può, come dire, evita.
    Lui non poteva che essere così, aperto, disponibile e ragionevole (non su tutto, ci tornerò su), altrimenti all'altare io non ci sarei andata!

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  4. Slela, credo di dover specificare che non è la disponibilità al lavoro domestico il fondamento del mio matrimonio! è solo che un'apertura a trovare un punto di incontro su quello è sintomatica della capacità di aprirsi e di confrontarsi anche su argomenti scomodi, ecco. Mica che si pensi che l'ho sposato perchè sa passare lo straccio...

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  5. Ciao, bellissimo Post. Anch'io fortunata, BisMarito (l'ho sposato due volte, e questo è uno dei motivi... ih ih ih) fa tutto in casa (tranne cucinare, è negato, ma io sono cuoca, almeno ai fornelli VOGLIO l'esclusiva!!) e lo fa perché è abituato e non perché glielo chiedo o mi fa un favore. Tra l'altro cambia il pupo, lo lava, lo veste, lo fa mangiare, ci gioca. Però, devo ammetterlo, mi fa ottomila domande e certe volte è più comodo farle direttamente io le cose, che dirgli dove sono le cose, quanto diluire quello, cosa usare per quell'altro, e dove passare questo e dove quello... che stress! Va a finire che le mie cose le faccio sempre e comunque spezzettate. Beh, però in effetti non mi posso lamentare, è un tesoro. Si!

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  6. Vedi però, è proprio quello il discorso che un po' stona, cioè, dovremmo smettere di erigere dei monumenti ogni volta che fanno qualcosa in casa, come se fosse straordinario: noi lo facciamo tutti i giorni! che poi ci siano uomini che non alzano un dito, e di conseguenza noi possiamo reputare di essere moooolto fortunate, è un altro discorso.
    e ora via! a bruciare i reggiseni!
    no, comunque, la cosa che mi ha più colpito è che tu sei cuoca. lavori anche a domicilio?!?!
    ricette (facili), subito!

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