7 aprile 2011

Una settima di sensibile

L'accordo di settima di sensibile è il mio preferito: è formato da note che suonate insieme danno una sensazione di qualcosa di sospeso. Se ne sta lì, aereo, obliquo, in attesa di potersi "risolvere" sulla sua tonica.
La sensazione che si ha a sentirlo è di qualcosa che sta aspettando di concludersi, di risolversi, di approdare su un piano più stabile, definitivo, sicuro.

Ecco io mi sento un po' così, sospesa, inquieta, scomoda. Devo trovare il mio personalissimo punto di approdo.
E lo so, poi passo per quella che trascorre le giornate a guardarsi indietro, ma è un periodo che ho bisogno di rivedere la strada fatta, le imprese compiute, le mie capacità storiche, prima di prendere la rincorsa per il salto, e il successivo atterraggio.
Perchè il salto non so ancora in che direzione farlo, non so cosa farò da grande.
E quindi in attesa di decidere che strada prendere, mi siedo un attimo sul ciglio a reinterpretare cognitivamente il mio passato nell'ottica di una construzione di futuro che stenta a palesarsi. Rivivo quei periodi quando fare scelte era una cosa quotidiana, naturale, spontanea.
Conoscendomi, per la prima volta ho la sensazione che potrei starmene qui, senza scelte, per sempre. Sospesa, irrisolta, come una settima di sensibile eterna.

5 commenti:

  1. Allora ti auguro a breve una settima di dominante.

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  2. Io sto fermo da tempo, forse mi salverà un po' d'ispirazione...

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  3. ma a questo punto l'emergenza mia è ascoltare un accordo di settima sensibile <3

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  4. Sei poi riuscita a chiudere la casetta di cui parlavi? Così forse ti sentirai meno sospesa :-)

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  5. Ah, Profe, tu dici che la casetta in caso di successo posso repertarla tra le "cose che ho portato a termine"? Allora mi ci metto con impegno, stavolta.

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