24 agosto 2011

Avrò più tempo per leggere, dai

- Cosa vuoi per merenda, Roo?
- Papà, fai così: p(r)endi la banana, la tagli a pessettini, e ci metti sop(r)a il latte.
- Scusa, ma dove hai mangiato la banana in questo modo? Dalla nonna?
- No. Me la fanno semp(r)e all'asilo nido.
- Sarebbe fantastico, se non fosse che tu non sei mai stato all'asilo nido, Roo.
- Sì sì, me la fanno semp(r)e all'asilo nido. Me la fa la mia maest(r)a Nicole che è g(r)ande e vecchia come la mamma.
- Non sei mai stato all'asilo nido, Roo.
- Invece sì.

- Tuo figlio inventa delle balle meravigliose. (poi un giorno parliamo anche della funambolica elasticità degli aggettivi possessivi riguardanti i figli).
- Non le chiamerei proprio "balle". È fantasioso, inventa costruzioni di realtà alternative.
- Sì, solo che da settembre va all'asilo.
- E quindi?
- Quindi inventerà realtà alternative come dici tu, anche fuori casa, magari parlando proprio di noi.
- ...
- Considerata la convinzione che ci mette, secondo me entro fine anno ti arrestano.
- Mi mancherete molto.
- Ti porteremo le arance.
- E la crema idratante, please.

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