8 settembre 2011

In compenso... (mica che si pensi che sono un'ottimista)

Non vedo più una vetrina perchè sempre intenta a correre dietro a Coppi e Bartali sulle rispettive biciclette.
Faccio figure di merda colossali grazie alla lingua lunga dei due bassetti.
Il mio salotto sembra un negozio di giocattoli in cui è esplosa una bomba.
Devo parlare in inglese con Lui se voglio dirgli cose che prima o poi i bambini potrebbero ripetere.
Non riesco a uscire dal supermercato senza l'ennesima scatola di pennarelli o album da disegno o libro o chewing gum dal sapore improbabile, oppure litigando fortissimo con l'uno o l'altra, a turno.
L'abbigliamento dei due è diventato un problema. Così come la pettinatura. E gli accessori.
Paint-your-life è il programma di riferimento di entrambi (mea culpa, sì), che poi pretendono di usare la porporina. Sul mio divano. Sul tavolo del soggiorno. Nelle mie pentole. E colla vinilica come se piovesse.
Il gusto gelato per eccellenza è il puffo.
Hanno appuntamenti con amici e amiche e una vita sociale che io me la sogno ma ce li devo accompagnare.
Le verdure hanno improvvisamente un colore problematico.
Se si innamorano di una canzone, vogliono quella e solo quella (ma del resto, da che pulpito?) e in questo periodo va di lusso che la canzone è l'Ombelico del Mondo. Quando era Heidi i miei nervi hanno fatto ciao come le caprette (al miliardesimo ascolto, qualsiasi canzone che non ho scelto io mi diventa un filo molesta).
Il mattino più che l'oro ha in bocca cereali di una dolcezza nauseabonda.
Una sola parola che racchiude un mondo: PARCHETTO. E ho detto tutto.
Il bagno ha il senso che deve avere: cioè quello di riportarli al colore originale.
La competizione è quella cosa che prendono in considerazione solo se sono certi di vincerla.
È-l'amico-è quello che ha proprio il gioco che vorrebbero loro, il quale, amico, in genere ha una mamma che no, non è-l'amica-è per me.
Rischiano di causarsi lesioni gravi dalle 5 alle 15 volte al giorno, e io ogni volta perdo anni di vita.
Il silenzio è d'oro e in casa nostra inesistente.
La macchina è quel posto dove si possono tirare giù i finestrini con qualsiasi tempo, cantare fortissimissimo e toccare tutte le leve mentre la mamma apre il box.
La verità è quella cosa talmente noiosa che bisogna colorirla un attimo.

Per il resto, tutto bene.

4 commenti:

  1. http://www.youtube.com/watch?v=nojWJ6-XmeQ

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  2. ciao sono la comprensione del testo, facciamo amicizia (cit.)! ma davvero non si capisce che comunque sto scrivendo col sorriso sulle labbra? davvero davvero? Bah.

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  3. io che ti lodo ormai sono troppo scontata, però bando alle ciancie perchè io sto pensando con (troppoa) insistenza a di chi è il concerto! non costringermi a cercare su google

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  4. Non aspettarti cose troppo "alte". ero una bimbaminkia come tante, e non mi sento neanche troppo a mio agio ad usare quel verbo al passato... dovrai pazientare ancora qualche giorno, comunque!

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