23 settembre 2011

Memento, io.

L'ho detto, io sono una persona approssimativa.
Diciamo che le specializzazioni sono qualcosa che mi spaventa e per le quali mi manca il carattere. Chè se si tratta di abbozzare qui e là, senza troppo sforzo, va bene, ma se dobbiamo considerare lavorare davvero con fatica per perseguire un risultato, ecco ciao, io no.
Mi piacerebbe eh, ma no.
E guardo gli altri che lo fanno, e li ammiro, e li invidio anche, e sui loro successi faccio meravigliosi propositi per il futuro - ah, domani anch'io - che restano insoluti e irrisolti come me. E allora comincio a trovare delle scuse, spesso veramente ridicole. Oppure nelle fasi più basse delle mie montagne russe uterine, faccio la vittima e "il mondo ce l'ha con me, è per questo che io non". Ma certo. Arringo nel mio delirio di persecuzione con Lui che mi guarda mangiando popcorn, e probabilmente senza ascoltare, consapevole che tempo due giorni sarò di nuovo la persona più felice del mondo.

Ho dei talenti che non servono a nulla però.
Ad esempio.
Io-ricordo-tutto.
TUTTO.
Numeri di telefono che non servono più, pin di bancomat di tutti i componenti della famiglia allargata, le password (tantissime) di tutti gli accessi a tutti gli stracavolo di siti che ti chiedono il login, i nomi delle persone (non al primo incontro in cui mi concentro su altro, ma quando li imparo non li scordo più) e relative mogli o mariti o amici o figli o salamadonna, ricordo quella parola detta, quell'espressione del viso, quella volta che quella persona ha fatto l'esame della patente, quella che quell'altra una canzone al karaoke, quella che doveva fare una visita per un giradito, e mi devo dare una regolata chè le persone restano stranite da questo mio ricordare cose che mi hanno raccontato loro stesse tempo prima, e mi guardano come se fossi Glenn Close in Fatal Attraction. E invece no, io ricordo e basta, non lo faccio apposta, i ricordi mi restano attaccati come insetti sulla carta moschicida.
Ricordo dettagli che non ho chiesto su vite private che non mi interessano, ho un intero reparto dedicato alle cazzate e alle informazioni inutili, mi colpiscono dettagli che poi mi si fossilizzano nella testa come se ci fossero sempre stati.
Ricordo date, anniversari, compleanni, ricordo ogni parola detta in ogni mia storia passata.
È una costruzione colossale, un casino, una Babele di parole, numeri, nomi, voci.

E la cosa davvero simpatica, è che non serve a nulla.
(a parte a quella granculo di Anne Hathaway al party di Miranda, macheccentra).

3 commenti:

  1. quando scrivi i post sulla tua "approssimità" (concedimi il termine), sembra che tu descriva me. riesci a mettere per iscritto ciò che io penso e a cui non so dar concretezza. una sola domanda (argomento su cui inizio a preoccuparmi seriamente): a lavoro come fai?!?!
    hugs!

    Chiara

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  2. Io sono esattamente come te, ricordo i compleanni dei compagni di classe delle elementari ed inutili aneddoti liceali. Persino com'ero vestita il primo giorno di prima media. Pensano tutti che sia fuori di testa, ma non è mica colpa mia...

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