18 novembre 2011

(S)connessa - sottotitolo: "butta via lo specchio che c'è il mondo da guardare" (cit.)

Allora, consideriamo tutto.
Io non mi sono mai pensata geek, reputo di essere mediamente connessa, ma non eccedo in competenza su tecnologia e informatica. Però.
Ho quattro indirizzi diversi di posta elettronica oltre a quello del lavoro.
Una pagina facebook personale di cui avrei fatto volentieri a meno, ma non avrei potuto aprire quella del blog.
L'account twitter.
Quello di anobii, quello sportivo, e una serie di altre cose.
Ci sono skype e msn.
Il telefono, che non è più solo telefono ma è anche smartphone.
Quindi posso controllare tutte quante le cose qui sopra anche da lì.
E ci sono le chiamate, ma tu pensa, il telefono serve anche a quello.
E ci sono i sms (antica!).
E c'è whatsapp e quindi puoi chattare, ovunque tu sia.

Ecco a me in tutto questo prende un'ansia diffusa che non riesco ad identificare.
Cioè, da una parte mi viene l'ansia del poter essere sempre rintracciata o anche semplicemente "tracciata", che chiunque possa controllare in ogni momento cosa sto facendo, dove sono, che libro ho letto, quanto ho corso, con chi lavoro.
Ansia.
Dall'altra ho paura di perdermi qualcosa: che non ho ancora capito da che parte della vetrina voglio stare. Cioè, mentre sto dietro a tutte queste social cose, non è che magari mi sto perdendo altro?
E viceversa, mentre vivo la mia vita, cosa sta succedendo nel mondo virtuale legato a me?
Insomma la vita è una, no?, e com'è allora che ho la sensazione di arrancare sempre, da quando sono così connessa?

Ogni tanto mi sembra solo di avere più canali su cui poter constatare che parlo parlo e faccio poco, ma di quel poco devo lasciare mille tracce altrimenti non vale niente.
Ogni tanto ho la sensazione che mi sto perdendo tante cose, mentre me ne sto con la testa dentro il telefonetto o il computer. Allora valuto, pondero, e cerco di dosare.
Ma io sono eccessiva e il sovradosaggio è la mia arte, in un senso o nell'altro.
E comunque sono qui a scriverne, sicchè.
Sono un paradosso.

Comunque è deciso: per una settimana o più farò a meno dei miei mezzi virtul-sociali.
Mica così, gratis.
È solo che parto e vorrei guardare fuori dal finestrino, come facevo tempo fa.
L'ultima volta che è capitato, dopo un primo momento di smarrimento, ci ho ampiamente sguazzato.
Immagino anche questa volta.
Vi farò sapere.

3 commenti:

  1. Nemmeno io mi reputo Geek anche se lavoro in un mondo tutto Geek. Mi piace molto il fatto che riesco a straniarmi totalmente dalla tecnologia anche per settimane... e a dire il vero non mi manca...

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  2. Grande Lara. Io sono contro gli smartcosi e gli irobi, per cui quando vado in vacanza sto off line e sono tranquillissimo.

    Casomai c'è Lei con HTC, BlackBerry e Samsung Galaxi.

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  3. Lara, il tuo post esprime molto bene l'ansia che comincio ad avvertire. io non sono Geek... per nulla! penso proprio di volerne stare alla larga. però è da un buon annetto che vorrei aprire un blog. vorrei che le persone che "passo a trovare" ogni giorno, sapessero di me, chi sono e cosa sono.
    non so, forse un giorno troverò il coraggio, perchè secondo me, per buttarsi nella rete, ce ne vuole tanto!

    buona partenza, comunque

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