21 dicembre 2011

Più o meno come "ho camminato quelle vie che curvano seguendo il vento" e anche tutto il resto

Ho lavorato molto quest'anno. Non sto parlando, non solo almeno, di quell'isola felice che è il mio lavoro "ufficiale", sto parlando di me stessa, della mia famiglia, di casa.
Ho aiutato Lui a prendere treni che non sarebbero passati più, accollandomi anche la Sua parte in casa perchè potesse inseguire un sogno che è il Suo-sogno-di-bambino; beato lui che ne ha uno solo, di sogno, e quest'anno si è avverato diventando il punto di partenza per nuovi sogni in grande, su cui io non ho alcun potere se non quello di fare la mia parte mentre Lui li insegue.
L'avrebbe fatto anche lui per me, avessi la sua stessa chiarezza d'intenti-determinazione-talento.
Lo fa comunque tutti i giorni, mi incoraggia a puntare più in alto di dove io non riesca a vedere e a inseguire una cosa in cui io non sono capace di credere fino in fondo, insicura, tentennante, inquieta, approssimativa.

Ho fatto da pilastro portante della mia famiglia, da collante, da paciere, da generatore automatico di senso per le situazioni di assenza e di sospensione. Ho lavorato come si lavora in una squadra, che non si distingue più chi sta facendo cosa, perchè la fatica è tanta ovunque, e bisogna arrivare fino in fondo prima di guardarsi di nuovo in faccia e vedere ognuno il suo e quello fatto tutti insieme. Che è sempre un po' di più della somma delle parti, è anche il senso del lavoro comune, della crescita, dell'allargamento dei propri confini e del proprio potenziale.

Ho corso su strade gialle di foglie e di sole, ho fatto chilometri di strada e di inchiostro, ho riso con gli occhi, ho ballato da sola, ho pianto senza lacrime, ho lottato con rabbia, ho cambiato taglio e taglia, ho mangiato pensieri - pelle - parole, ho litigato con me, mi sono schiantata e rialzata tante di quelle volte che ho perso il conto, ho mollato l'ancora, ho gridato senza voce, ho odiato senza cuore, ho scritto mail - storie - cazzate, ho pianto con le lacrime, ho sbagliato tanto, ho chiuso cerchi, sono cresciuta, ho vinto forte, ho perso forte, mi sono persa, ho cercato tesori, ho trovato amici, ho sperato nell'impossibile, ho immaginato vite che non, ho rilanciato, ho ceduto il passo, ho pensato addosso, ho amato tanto, ho capito poco, mi sono trovata, sono cambiata, ho invidiato tempo - persone - parole, ho voluto bene, ho lasciato andare, ho parlato da sola, ho morsicato mele e vita, ho ascoltato pochi, ho scritto, scritto scritto...

Che anno il 2011. E il prossimo come sarà?

5 commenti:

  1. Direi che il tuo anno ti rende sicuramente onore.
    Dalle tue parole traspare il fatto che sei una persona molto profonda. O meglio, profonda nella sua praticità.
    Spero che il 2012 ti porti solo cose belle!

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  2. Notevole anno di una notevole persona..è sempre strano cogliere qualcosa di cosi complesso dell'animo di un estraneo,del suo vissuto..attimo dopo attimo. Potenza delle parole così ben scritte. Felice 2012!

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  3. Grazie a entrambi. Speriamo in un 2012 potente e dai colori forti. Purchè siano colori. Auguri!

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  4. Come se non ti bastasse tutto questo, punti sempre ad altro, ma fai già il massimo, Lara. Buon anno e tanti auguri.

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  5. Bisesto. Ecco che anno sarà. Porca pupazza.

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