26 febbraio 2012

A te che 6

A te che cresci e lo capisco dall'ingombro della tua manina nella mia. Che hai le amiche immaginarie e quel talento nel disegno che non hai certo preso da me.
A te che parli da sola immaginando domande-risposte-situazioni, e questo sì, l'hai decisamente preso da me.
A te che io a volte sono così severa eppure sento sempre che tu capisci il perché.
Che ogni tanto io ti guardo dormire e mi viene da piangere dal bene che ti voglio. E mi chiedo se riesci a percepirlo tra le pieghe dei rimproveri e delle giornate difficili.
A te che sai delle cose che non ti ho insegnato io e mi ritrovo gelosa di chi l'ha fatto. Che hai sempre quella risata di pancia in grado di spazzare via ogni mio pensiero in un secondo.
A te che sei la cosa più bella per tuo fratello. Che mi tiri matta tutte le mattine, a decidere cosa indossare, e poi ridi, scappi e ti fai vestire dalla nonna che ti asseconda.
A te che quando pensi sei tutta concentrata. Che misuri la tua altezza sul lato destro del mio corpo e sei contenta di vedere quanto stai salendo.
A te che perdi dentini e acquisti sicurezze.
Che sarai la più brava della tua classe e dovrò spiegarti che non è da quello che dipende il mio amore. Che non sai cosa significhi la parola "sarcasmo", ma sai già produrne distillati purissimi.

A te che oggi fai sei anni e io non ci credo che mi ricordo di te di sei giorni, e sembra un attimo fa, ed è stato un attimo fa, buon compleanno.

1 commento:

  1. Che non sai cosa significhi la parola "sarcasmo", ma sai già produrne distillati purissimi.

    Chissà da chi avrà preso, eh.

    Auguri alla piccola Lee.

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