16 marzo 2012

Milano al volante

Amo guidare. Mi piace. E mi riesce bene. Sono d'accordo che le donne al volante nella maggior parte dei casi aiuto, ma non rientro nella categoria, perché - diciamolo - sono brava. Ho imparato nel posto più aggressivo d'Italia: se sai guidare a Milano puoi guidare ovunque.
È ovvio che le regole della strada sono le stesse dappertutto, ma a Milano ci sono una serie di fattori di cui bisogna tenere conto:
- Milano è una città fondata sulla frenesia automobilistica
- i pedoni sono esserini fastidiosi che rallentano la corsa ma ogni tanto, diamine, tocca farli passare
- le strisce pedonali poi le hanno messe lì di bellezza che il rigato mi è sempre di moda
- le biciclette - poverestelle - affrontano il loro personale Vietnam ogni giorno per la totale inadeguatezza delle piste ciclabili
- clacson chiama clacson, quindi se uno inizia a suonarti per un qualsiasi motivo è praticamente certo che anche tutti gli altri faranno la stessa cosa: sono momenti bellissimi
- spesso il senso di circolazione di una strada è solo un suggerimento, mica un ordine, mavvà
- la posizione di guida prevede una mano pronta sul clacson e il piede sinistro sempre a un millimetro dallo stacco della frizione
- il semaforo è quella cosa di cui devi tener conto in modo trasversale, cioè non guardi quello che ti riguarda ma controlli quando scatta il giallo per la strada perpendicolare alla tua in modo da cominciare a prepararti allo scatto, anche perché se non scatti, quello dietro attacca la mano al clacson (in genere capita ancora prima che si accenda il verde, 'mbè ci muoviamo?) e parte della tua già labile salute psicofisica va a farsi benedire
- "non farti intimidire" is the new "non fa male"
- "imporsi o soccombere" is the new "ma non ci toglierete mai la libertà"
- il parcheggio comprende lo spazio libero che vedi, a cui devi sommare anche il coefficiente di flessibilità del paraurti delle auto davanti e dietro
- il principio di base è che comunque sia "ti devi dare una mossa", poco importa se quello davanti a te non si è mosso, tu devi muoverti, per forza, o quantomeno fare un po' di rumore, scegli tu come
- sembra che molti ritengano che il clacson possa fare realmente qualcosa per smuovere chilometri di macchine, è chiaro, altrimenti non mi spiego il perché del suonare ripetutamente di fronte ad una coda evidentemente immobile
- se trovi un parcheggio in circonvallazione nell'ora di punta, ecco, quello lì - cara mia - è l'inferno: tutti inizieranno a suonarti e prega di azzeccare subito la manovra, altrimenti abbandona il veicolo e rifatti una vita nel punto esatto in cui ti trovi
- l'insulto regna sovrano e il dito medio fa il lavoro extra: devi solo verificare di avere delle sane vie di fuga nel caso il bersaglio dei tuoi insulti decida di approfondire il discorso
- al semaforo non guardare mai quello accanto a te, è sicuro che si sta scaccolando
- le "questioni di principio - driving edition" sono il male dell'umanità e motivi di litigate in mezzo alla strada che neanche a dirlo rallentano ulteriormente la corsa (perché è di una corsa che si tratta, eh, in cui il premio finale è arrivare a tavola a cena trenta secondi prima ma con un'ulcera così)
- non si fa passare nessuno, ci penserà quello dietro, sia mai che perda quei tre metri di strada e mi sballano tutte le coincidenze
- la fantasia, al netto del tom-tom, raggiunge vette incredibili nel trovare strade alternative che non sono necessariamente più corte o veloci, ma che ti danno l'illusione del movimento: e chissenefrega se per andare da A a B fai 14 km invece di 2, ti stai muovendo e tanto basta
- la fantasia raggiunge vette ancora più incredibili nell'inventare parcheggi dove non ne esistono
- bisogna essere aggressive e territoriali e fare lo slalom tra le varie corsie della circonvallazione per arrivare al semaforo - che comunque prenderai rosso dalle quattro alle sei volte - prima di quella macchina, quella che aprioristicamente e illogicamente hai deciso essere il tuo nemico giurato
- la seconda fila è solo un modo come un altro per parcheggiare, soprattutto con un SUV, tanto hai messo le quattro frecce, no?
- i passeggini sono quei piccoli mezzi fastidiosi che si lamentano del tuo sacrosanto parcheggio sul marciapiede fronte passo carraio
- il parcheggio libero è quello che vedi da lontano come un miraggio per poi scoprire gli ultimi due metri che invece c'è dentro una Smart (%&%@!!"??*%&!!!), e ovviamente in aggiunta ai tuoi santi scomodati si aggiunge l'immancabile clacson di quello dietro di te.

Se guidi a Milano, ti abitui al suo ritmo, poi in tutte le altre città ti sembra che tutti vadano al rallentatore.
Del tipo che tra l'accendersi del verde e la reale partenza della prima macchina possono passare addirittura tre secondi, in cui incredibilmente nessuno suona. E tu anziché goderne pensi "ma dove ca*%o sono finita? A Sonnelino-ville?"

[momento memorabilia] Una volta in Puglia, con le solite amiche, non mi ricordo per quale motivo avevamo una macchina a disposizione. Eravamo ferme a chiacchierare concitate quando scattò il verde. E noi ferme, troppo prese dal discorso. Giallo. Rosso. Ferme, ovvio. Scattò nuovamente il verde e noi anche a questo giro non stavamo dando segnali di volerci schiodare da lì. Quello dietro di noi diede un colpetto al clacson, leggero, elegante, minimalista, si affacciò dal finestrino e con una calma a dir poco zen disse: "Parti, quando ti piace 'o colore".

Capitasse una cosa del genere a Milano ci sarebbe un'esecuzione sommaria sul posto con spargimento delle ceneri in circonvallazione.
Ma vuoi mettere l'effetto drammatico? Son cose.

2 commenti:

  1. ... ahahahhhhhh... quasi cado dalla sedia... ihihih... mi hai fatto venire in mente una situazione di 30 anni fa circa... eravamo sul nostro amato Mammuth [una Jeep Wagoneer Custom del '78 azzurra... bei tempi] e arrivando ad un semaforo giallo Lui frena e quello dietro ci viene nel culo come un razzo... poi scende incazzato come una bestia, guarda la sua auto semidistrutta [cofano paraurti e radiatore a pezzi] e inveendo ci urla: 'ma era solo giallo, io non credevo che si fermasse'...

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  2. Milano città aggressiva?? Provate a guidare in russia...

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