26 gennaio 2011

Certi inizi di giornata

Stamattina il mio risveglio è stato a base di dito di Roo in un occhio. Buongiorno anche a te.
Poco dopo ci ha raggiunto anche Lee, che si è avvicinata a me coi suoi capelli arruffati e il suo profumo di sonno, non ho ancora capito se con l’intento di abbracciarmi o di darmi una testata in faccia.
Intenzione. Risultato. Non sempre coincidono.
Ma quei bei risvegli lunghi, quelli da "ancoracinqueminuti", a rigirarsi nel piumone abbracciando il cuscino, fino al momento in cui, con tutta calma, si trova il coraggio di uscirne per poi magari rientrarci subito che fa freddo, e poi sempre con tutta calma iniziare la giornata con un ritmo in "accelerando" graduale - costante - amico, che fine hanno fatto?
Ora non sono ancora scesa dal letto e sono già in guerra. Bambini a delinquere.

Poi però ho imparato a fare un paravento cinese di cui andrebbe fiero anche Olmi, e la mia giornata ha svoltato.
Devo comprare la pistola per la colla a caldo, assolutamente.
Fa parte della mia lista dei mai più senza.

Che non mi si dica che non vedo il lato positivo delle cose, eh.

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