Io abito a Snobville, una gaudente cittadina nel cuore di una delle zone più produttive e benestanti del nord Italia, "a sei chilometri di curve dalla vita".
Snobville ha una splendida zona pedonale che in realtà è solo una grande passerella: lì non si cammina, si sfila, possibilmente prevedendo un cambio abito tra mattina e pomeriggio.
Snobville ha la più alta concentrazione di borse louisvuitton giganti e cagnolini minuscoli di tutto il territorio italiano e forse europeo, dev’essere qualcosa che ha a che fare con le dimensioni delle tette, almeno quanto l’automobile ha a che fare con le taglie maschili, in ogni caso mai che si considerino le dimensioni cervello una volta ogni tanto, no.
Snobville ha una piazza in comic sans, frutto di qualche mente perversa, e mesi di lavoro sotto un gazebo che non ne svelasse il piccante segreto. Tutt’intorno il solito crogiuolo di pensionati con le mani unite dietro la
schiena e l’espressione imbronciata nel costante movimento di chi fa no con la testa.
Dibattiti di ore su come la piazza l’avrebbero fatta meglio loro. Dialetto a buttare. Operai incazzati. Bambini felici che "ci sono le ruspe".
Finalmente arriva il giorno dell’inaugurazione, giornalisti, fotografi, celebrità locali comprensibilmente orgogliose di siffatta opera d’arte.
Et voilà, eccolo lì svelato il capolavoro!
Il delizioso rosone non comprende solo la scritta in se', ma la riproduzione in marmo della basilica che da quel punto si può vedere in dimensioni reali semplicemente alzando gli occhi. È un po' come mettersi una maglietta con sopra la propria faccia. La differenza però è che prima o poi la maglietta la togli, e forse rinsavisci e la butti.
La piazza di Snobville è marmoreamente eterna. Imperitura.
Ho mandato a Lui la foto del rosone appena completato.
Risposta: “Traslochiamo”.
30 gennaio 2011
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