14 febbraio 2011

Snobismi valentini

A sedici anni volevo fare l'alternativa a tutti costi, con la tipica violenza di quell'età e la voglia di essere controcorrente per forza. Cioè appena uscita dalla fase in cui tutto deve essere allineato alla maggioranza, entravo in quella dell'essere diversa perchè "unica e irripetibile". Esattamente come tutte le adolescenti.
E quindi, San Valentino non si festeggiava, "lasciamolo a quegli sfigati che hanno bisogno di un cuore gonfiabile per dirsi che si amano". Non tolleravo repliche, non ponderavo altre possibilità: era così e basta.
Il fatto che San Valentino potesse essere festeggiato anche diversamente da quella stucchevole cosa a base di pupazzi-di-mordillo-con-un-cuore-in-mano-con-su-scritto-sono-tuo-forever (la versione matrimoniale sono le statuette di thun, la versione hi-tech sono cartoline di mordillo diffuse sui social network - posso vomitare?) era una possibilità che nella mia mente assolutista non è mai stata considerata.
Poi il tempo è passato, e anche quella fregola di essere alternative per forza, ma San Valentino è sempre rimasto lì, tra le feste che io no grazie, con la scusa che se non è San Valentino tutti i giorni allora non lo è mai. E mi raccontavo che per me era tutti i giorni, seee certo, ma di fatto, a pensarci bene, non lo era mai, e così mi giocavo anche l'unica possibilità di un giorno diverso, nelle altalenanti, travagliate, inquiete, immaginarie storie del mio periodo teen.
Idiota.
Ora, non è che tutt'un tratto mi è presa la simpatia per questa festa, eh. Sono sempre convinta che il 90% di quelli che la celebrano non sappiano andare oltre i cuori gonfiabili e i peluches di cui sopra.
C'è sempre quella sensazione stereotipata di dolcezza melensa quando una storia funziona, e di struggimento e dolore e chili di gelato e umbertotozzi, quando non funziona.
Io invece voglio un'immagine felice, festosa, ridente, folle, euforica di una storia d'amore.
E San Valentino con questa cosa non ha mai legato.
O sbrodoli o piangi.

Non lo festeggio San Valentino, no.
Ma se lo facessi, avrebbe questa come sottofondo.
Perchè è così che si deve stare quando si ama.

E basta.

PS per Lui, se proprio proprio: peonie, abù, (no, non è stagione, macheccentra). E anche la banda sotto al balcone come quella volta in via Pastrengo, dai.

6 commenti:

  1. oh Lara... ieri notte alle 00.04 mi arriva il messaggio dal mio uomo punk, no dico... PUNK che scrive : Ciao amore! E' mezzanotte e 4 min ed è S. Valentino. La nostra festa sempre... Auguri.
    <3 a 42 anni son cose che ti segnano <3
    Biba

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  2. Quella volta in via Pastrengo era la banda degli ottoni??
    No, perchè qualche serenata l'abbiamo suonata!
    E' bellissimo, altro che cuori gonfiabili.
    Ale

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  3. Alessandro, era proprio la banda degli ottoni! Meravigliosa.

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  4. Scritto benissimo questo pezzo! Bellissimo!

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  5. Btw, bellissimo il tuo blog! I'm in love!

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