23 febbraio 2011

Twilara

L'ho detto, no?, quest'estate ho affrontato una storica crisi personale tuffandomi a capofitto nella saga di Twilight.
Neanche la trilogia Millenium che uno dice, che so, ti piacciono i gialli.
Neanche Fred Vargas, noir sofisticato.
Neanche Harry Potter, che almeno quella sa scrivere.
No. Proprio Twilight. Per dire che quando entro in crisi io lo faccio proprio bene.

All'acquisto, ho associato anche un paio di tomi di psicologia sociale e scienze dell'ovvio per darmi un tono, ma di fatto ero immersa fino al collo in quella roba e l'unico modo di venirne fuori era finirla in fretta. Praticamente è un prodotto perfetto per le adolescenti, e anche per le trentenni in pieno dovesonoimieiventannesimo. Eccomi.
In una prima fase ho pensato che lo scempio letterario fosse da attribuire alla traduzione in italiano. Mi sbagliavo. La traduzione semmai lo abbellisce. Ma io l'ho letto tutto, per una forma di autoflagellazione intellettuale che innalzasse il mio spirito, quantomeno quello di sacrificio, anche perchè l'alternativa sarebbe stata una serie infinita di discussioni politiche con mia suocera. Come dire, anche no.

Il vero genio di tutto il prodotto Twilight è quella (sicuramente donna) casting director che ha scelto lui per il ruolo del protagonista. Che posso farci, io ho un debole per gli uomini che quando sorridono chiudono gli occhi (ma tanto in Twilight nessuno deve sorridere, è pppassione, è sssentimento, non si ride, chiaro?, teste chine e sguardo cupo, e sofferenza, e due avemarie).
Ecco, nel momento della sua scelta è stato decretato il successo di tutti i capitoli che da lì in poi sarebbero venuti. Libri, film, merchandising, laqualunque.
Lui, che nella vita reale ha il sex appeal di una lasagna light, nel primo film, che poi è stato il motivo per cui ho dovuto - non vorrei, ma devo - leggere i libri, è una cosa E-SA-GE-RA-TA.
Tutta la storia - infinita, ritrita, banale, ridicola - la segui per dipendenza da Edward Cullen. Quello del film, intendo, perchè nei libri non ne esce molto bene neanche lui.
Qualsiasi donna dica "ma a me non dice nulla" sta mentendo. Mi hanno detto che nella vita non si muove al rallenty, ma questa cosa non mi convince del tutto...

Ecco quindi una piccola disamina sui pro e i contro di Twilight, che se quest'estate non potevo farne a meno, oggi, avendo trent'anni (eh? cosa? non ho sentito niente) e non quindici, ho parzialmente ridimensionato.
Quindi vorrei condividere il mio pensiero. Perchè noi valiamo, o quelle cose lì.

PRO: lui è un figo stratosferico. Casting director - nobel per la pace, subito.

CONTRO:
Bella Swan è un'idiota. Quando hai sedici anni e hai a che fare con bonazzi di quel calibro la sola cosa che devi fare è sbatterli al muro e lingua in bocca, senza se e senza ma.

Bella Swan alimenta il mito della donna che deve avere un uomo accanto per essere protetta. Che ho capito che qui non si tratta di fare l'autostop in Puglia ma di vampiri che ti danno la caccia, ma il messaggio che passano è che lei da sola non ce la può fare.
E questo non mi piace.
Anche perchè con tutti gli spigoli che ha in faccia, lei quei vampiri li stende tutti, mentre io l'unico che stenderei, in orizzontale, su un bel lenzuolo stirato è Edward Cullen, come tutto il mondo femminile dai 2 ai 92 anni, cioè dal pannolino huggies al tenalady mutuabile.

Edward Cullen invece alimenta il mito dell'amore per il bello e tenebroso.
Che al confronto Dylan McKey di Beverly Hills 90210 pare Topogigio. Qui siamo alle olimpiadi delle tenebre, lui è il gran visir dei misteriosi, anche perchè guarda un po' è un vampiro e quindi c'è il caso che se ti distrai un attimo ti agguanta la giugulare (oh-sì-ti-prego) e ti ammazza, ma che vvolete, so rragazzi e questi sono dettagli di poco conto.
Il problema è poi come viene trasposto il mito del bel tenebroso, meglio ancora se pericoloso, nell'adolescenza di una di quelle che attualmente hanno appena tolto gli huggies per passare alle mutande di HannaMontana.
Cioè queste future adolescenti cercheranno solo modelli di uomo così: bellissimo (e siamo d'accordo), intelligente (e va bene), sensibile ma di quel genere di sensibilità non evidente perchè introversa, quindi quella sensibilità del "ti capisco solo io" che è un'arma a doppio taglio, pericoloso, meglio ancora se letale.
Prova tu a spiegarlo alle loro madri, sempre che non siano in fila con loro al cinema per farsi morsicare anch'esse sul loro collo cadente e rugoso, perchè a quindici anni queste scappano con il motociclistainkazzosopunkabestia anzichè con il vicino di casa che è tanto un bravo ragazzo e va sempre a messa.

L'ho già detto che Bella Swan è un'idiota?
Mi piace ripeterlo, Bella Swan è un'idiota. Questa frase mi si scioglie in bocca come un cremino.
Anche perchè alimenta il messaggio che te ne devi fottere altamente della famiglia di origine (mamma? papà? e chi sono questi?) se puoi fotterti il vampiro (francesismi a profusione oggi). Peraltro di fare sesso in tre libri su quattro non se ne parla neanche, e quando lo fanno procreano immediatamente.

E la descrizione delle scene di sesso, ne vogliamo parlare? Il marchese De Sade? Ecco, no, direi proprio di no. Se questo libro fosse un telefilm, il regista sarebbe quello di Love Me Licia, che quando si baciano lo fanno sul fondo e in primo piano c'è un fiore che sboccia, per dire.

Dicevamo? Ah la famiglia, giusto. Cioè l'idiota in tutta serenità, tra un'espressione di stupore e una di preoccupata tristezza, morsicchiandosi il labbro inferiore con l'aria turbata di chi riflette sull'incuria delle proprie sopracciglia, decide di mollare tutto che vuole diventare vampira pure lei. Che ho capito che puoi passare l'eternità col MIO vampiro, ma diamine a mammina tua non ci pensi? E a papà che ti ha cambiato le ruote dell'auto? È così che li ringrazi?
Niente, come se non esistessero. Lei vuole diventare vampira e chi s'è visto s'è visto. Lo facesse per essere felice una può anche capire; no, lei lo fa per la dannazione eterna, alla ricerca di pantegane da prosciugare, chiamamela felicità, questa.
E le future adolescenti? Detto fatto.
Saranno lì tutte belle pronte ad immolarsi per la causa del loro amore. E la loro identità? La loro personalità? Le loro ambizioni? Tutte giù nel cesso. Ma sì, chi se ne frega se potevi diventare un'ingegnere nucleare? Ti sei innamorata, lui guida la betoniera, e tu impari a mettere su i mattoni con la malta. Lui fa Clyde e tu diventi la sua Bonnie.
Masticazzi, c'est l'amour.
È questo il messaggio che passa Twilight? Proprio il libro che consiglierei a mia figlia, non c'è dubbio.

Resta il fatto che io, Edward Cullen, lo lovvo di maledetto.

7 commenti:

  1. Scusa, te lo dico? Si, te lo dico.
    Ti seguo da tanto, e sei fortissima, ma con questo post sei diventata il mio mito!
    Hai fotografato la situazione con una precisione disarmante.
    Mi ci ritrovo in tutto e per tutto, mi sento denudata anzi...

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  2. Slela grazie. Immagino tu ti riferisca al post precedente, perchè dubito che questo possa far sentire denudato qualcuno :)
    Sbaglio?

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  3. Sbagli.
    Il tuo post precedente è molto profondo ed è tutto un altro discorso.
    In questo argomento così light invece hai descritto talmente bene il mio pensiero nella mia personale fase twilight che non avrei potuto fare di meglio io stessa. Per questo ti ho ringraziato.

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  4. Che spettacolo di post!!! Complimenti,condivido in pieno quello che hai detto (tranne che per l'ammirazione per Edward,sono più tipa da Bruce Willis io :P)purtroppo oggi di modelli per ragazze ce ne sono a iosa e tutti fanno cagare. Bel post,brava!

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  5. Quoto Slela, sei fantastica!
    Ho scoperto il tuo blog da meno di 24 ore grazie ad un tweet di @mattiamarasco e alla mia ficcanasaggine. Amo il tuo modo di scrivere e la tua ironia, adoro letteralmente il fatto di non aver trovato un solo errore grammaticale – e, credimi, è drammaticamente raro - e già ho letto *tutti* i tuoi post .
    Questo, nello specifico, l’ho anche postato sul mio profilo FB ( ha spopolato, many congrats - come direbbero oltremanica - dai miei FBcontatti!) per farlo leggere ad un’amica affettuosamente chiamata “insulina” e fissata con Edward come una tredicenne - ma con quindici anni in più.
    Anch’io tempo fa affrontai la tua stessa crisi personale/letteraria affogandola con la saga della Meyer; tutti e quattro i libri comprati insieme, e già questo, per me lettrice compulsiva da venticinque anni nonché amante di Harry Potter senza-se-e-senza-ma, è stata una notevole discesa negli abissi. Insomma, ero messa maluccio.
    Poi, proseguendo nella lettura, ho fatto le tue stesse considerazioni quasi parola per parola.
    Ultimo atto: un paio di mesi fa. Mia madre, adorata idrovora letteraria - colei che insieme al latte mi ha passato l’amore per i libri, per Siddharta, per Jane Eyre e le sorelle Bronte, per D’Annunzio…- mi fa: “Non ho più libri da leggere, me ne presti qualcuno?”. Appioppo all’augusta genitrice l’intera collezione. La legge in meno di due giorni. Unico commento, declinato in varie considerazioni: “Certo che quella Bella Swan è proprio un’idiota”. Ecco perché la amo! 

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  6. Francesca e Miriam, ben arrivate! E grazie per i commenti!

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  7. Vabbé non posso che condividere parola per parola questo tuo post. Io ho provato la stessa identica cosa. É aimé sono ben più vecchia.
    Dalla mia ho solo la giustificazione che, mi dicono, da ragazza somigliavo a Bella Swan, ma non essendo idiota ma indipendente a meEdward Cullen non mi avrebbe filato pe niente.

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