9 marzo 2011

È il balsamo o sei tu

(e niente, lo riporto anche qui).

La regola dell'amico, sì.
Qui siamo ad un picco poetico imprescindibile.
Che non esiste l'amicizia tra maschio e femmina lo sappiamo noi trentenni, lasciamo l'illusione agli adolescenti, del resto io stessa se me l'avessero detto a sedici anni me la sarei presa a morte e avrei cercato (patetici) esempi per dimostrare che invece sì.
No, non esiste l'amicizia uomo-donna nell'adolescenza, forse più avanti, devo valutare, ma altrimenti va sempre a finire che uno dei due ci vuole mettere il quartino di lingua, se non addirittura il quartino di cuore. E capita sistematicamente.
Ora avanti, fuori tutti gli esempi "nooo io avevo un amico tanto caro" ma se lo chiedi a lui sono pronta a scommettere che le mani le avrebbe allungate volentieri. Così, non l'ho mica inventata io questa cosa, guarda harrytipresentosally.
Da lì in poi l'amicizia, comunque vada, è irrimediabilmente finita.

Ok, le eccezioni. Un'eccezione è due che erano amici poi si mettono insieme, poi si lasciano, poi non si vedono per secoli, e forse quando si rincontrano possono essere amici, ma a quel punto ci sono tutti i paletti messi dai nuovi rapporti in atto, e comunque resta sempre quel retrogusto amarognolo del "com'è possibile che ti sei rifatto una vita, dopo di me". E quindi poi quella che si scambia per amicizia è di fatto un voler dimostrare quanto siamo state bene, e quanta bella ggente, e quante cose abbiamo fatto da quando non stiamo più insieme, e quanto ci siamo divertiti. No, non è amicizia, dai. Una volta o l'altra si torna a rimarcare qualcosa del passato, ma tu, ma io, ma noi, e la cosa finisce di nuovo.

Ecco, io credo che tutte, in zona Snobville e dintorni, una volta nella vita ci siamo innamorate del cantante dei P. Ma non l'avremmo mai ammesso neanche sotto tortura, noooo è solo un amico, seeee ciao.
In un periodo in cui bastava che uno fosse carino per attribuirgli in automatico un altro paio di pregi a caso, lui si distingueva per essere di una bellezza da togliere il respiro.
Quindi tutte amiche, sicuro, ma improvvisamente scollacciate, col jeans un po' più stretto, e il trucco un po' più marcato, e la risata che suona più alta, e improvvisamente tutte fan dei Metallica. Dieci minuti prima Jovanotti, e da lì in poi solo Metallica e hard rock.
Cioè, io ho letto la biografia del gruppo, ma ci si può conciare così!?
Io ho comprato "Cliff 'em all", ma ne vogliamo parlare!?
Il tutto per avere un minuto di argomento comune con lui, e fargli vedere che sono troppo l'amica della sua vita.

Per capire, lui:
rocker
poeta
uno dei due uomini al mondo che possono portare i levi's501 come dio comanda
capelli lunghi
occhi meravigliosamente profondi
e la voce, oddio la voce.

Niente, non c'era verso, far finta di essere amiche del cantante dei P. era una tappa fondamentale della crescita in provincia.
Tutte.
Cotte.
Completamente.
E lui concedeva a tutte gli stessi spazi (risicatissimi).
E nessuna si perdeva mezza data, sia mai che poi quella stronza della Bea si prende più spazio di quanto deve, no.

Poi una sera nefasta andiamo in pizzeria.
Noi tirate a lucido.
Lui in ritardo.
Ma poi arriva.
Faceva meglio che no.
Meraviglioso come sempre e anche di più, con quel tocco di eleganza mai concessa sul palco, che "sono un rocker non sono un modello, ok?"

Al suo fianco una specie di topmodel, di quelle che la natura ci prova proprio gusto a sbatterti in faccia quanto riesce a essere stronza, cioè unmetroeottanta, taglia36, con le tettone. Dai, si è mai vista una secca di unmetroeottanta con le tettone?
E tutte le amiconecomenoi, da quel momento sparite. Che ok siamo amici ma non è che mi puoi passare sopra con la macchina. Noooo, non avevo una cotta, checcentra, è solo che improvvisamente ho un sacco di cose da fare, sai con tutte le date che ho seguito, sono rimasta indietro coi compiti, e poi a me dei Metallica, francamente, ora te lo posso dire, mi piace il periodo più commerciale, ecco te l'ho detto, e i quasi 10 minuti di And justice for all mi fanno schifo, anche perchè è quantomai evidente che non c'è giustizia a questo mondo.

Col senno di poi posso dire questo. Che il mondo è piccolo e si dà il caso che nei miei pendolarsmi mi sia capitato di imbattermi nuovamente nel cantante dei P.
Non è pelato, non è grasso, non è cambiato: ha i capelli più corti, sempre di quel finto spettinato casuale che casuale non è per niente, ha sempre quella voce e i levi's501 gli stanno sempre da dio.
Però, anche da queste parti ne è passata di acqua sotto i ponti, e non mi basta più una chitarra strimpellata, e un paio di sospiri sul microfono per volgere il mio sguardo.
Ecco, il suo problema è che l'ho sentito parlare.
Ha un umorismo deprimente, un glossario ridicolo, argomenti soporiferi, in situazioni in cui si presume stia facendo il brillante per far colpo sulla scosciata di fronte a lui.
Sembra un giocatore di tressette del circolino con il bianchino spruzzato davanti.

Giuro, so' soddisfazioni.
Mai quanto quella di constatare che la sua ragazza di allora è magicamente diventata un cesso. Non è successo ovviamente, anzi.

Però almeno su di lui, il sennodipoismo che mi contraddistingue è stato quantomai soddisfacente. Tutti dovremmo avere un'occasione per ridimensionare quelli che una volta o l'altra sono stati i nostri miti.
A meno che il tuo mito non sia MaxPezzali, che si ridimensiona da se', lui.

3 commenti:

  1. Nel marasma hai detto almeno una santa verità.

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  2. E quale, di grazia? Anche tu preferisci i Metallica del periodo più commerciale? Immaginavo...

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