25 maggio 2011

Appena un filo meno di Carl Lewis

Lui torna (tardi) e io sono già lì, in piedi in mezzo al salotto, pronta per andare.
Tuta Adidas nera con le classiche 3 righe bianche laterali.
Scarpe Adidasqualcosa, da corsa seria, intonse.
Canotta nera.
Il total-black non mi è mai fuori moda. Anche quando si va a correre.

- Ammazza, quanto sei professionale prima di partire.
- 'mbè?
- Vorrei solo farti notare che le scarpe te le ho comprate io, la tuta anche e la maglia pure. Che se aspetto che ti compri da sola dell'abbigliamento sportivo...
- Che brutta parola... Senti, ma devo mettere l'antizanzare?
- Naaa, quando le zanzare ti vedranno saranno talmente confuse da non capire più niente. Aspetta... (e mi sporca la punta delle scarpe con le sue). Così sei più credibile.
- Mpf.
- Dovrebbero davvero applaudire al tuo arrivo.
- Se non lo fanno è perchè sono tutti invidiosi.


E quindi andiamo a correre.
Andamento lento.
Ecco, molto lento.
Lui riesce a parlare tutto il tempo, mentre io rispondo con dei "mm..." "ahah" "sì" "no" "malimortà".
- Di solito non sei così silenziosa mentre ti racconto, dovremmo venire più spesso qui, mi ascolti, non parli, non mi dai contro, non ti incazzi. È meraviglioso.
- Mpf. Aspetta che finisco 'sta roba e poi te le ribatto tutte.
- Acceleriamo, dai, che ho capito "la prima scena di momenti di gloria", ma anche un po' meno moviola va bene.
- Dillo alla mia milza e al mio crociato destro.

40 minuti e 5 secondi.
Quei 5 secondi contengono la misura della mia perseveranza.
Cioè tra quando ho detto "dai, basta" e Lui "no, ancora un po'" e io ho continuato ancora un po'.
5 secondi.

(a casa)
- Hai visto come fa stare bene, correre? Come ti senti?
- Pulita.
- Quella è la doccia, Lara, non la corsa.
- Ah.

Ecco, io e la corsa. Un amore impossibile.

10 commenti:

  1. Scene di ordinaria follia.

    Alla Fnac Lei:

    - Guarda, un libro sulla corsa!
    - Ma come mai questa improvvisa voglia di correre??? Solitamente ho dovuto portarti con la forza.
    - Ma no! In questo libricino c'è tutto quello che mi serve. Oggi me lo leggo e domani andiamo a correre.

    L'indomani mattina si corre per le vie di San Bonifacio. Più o meno quello che hai descritto tu.

    Io finisco e faccio venti minuti di stretching, anche perché soffro, tra schiena e sciatalgia. Lei:

    - Sei proprio un rottame! Hai visto? Mezz'ora lenta e sono fresca come una rosa. La palestra funziona.

    Dopo un'oretta le viene un dolore all'anca che le durerà due giorni.

    Fine della corsa. Scendere prego.

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  2. Posso assicurarti che dopo il primo mese di allenamento si riesce a formulare dei "sì" in risposta e, quando prende proprio bene, pure dei "ma va a cagare". Liberatorio.
    Go Lara, go Lara, go Lara!

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  3. Ah, dopo un mese? Speravo già dalla prossima volta.. Vabbè, saprò aspettare..
    Grazie Carolina, anche della ricettina di ieri, la faccio domani.. Ti farò sapere!

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  4. Io adoro correre, avessi il tempo per farlo lo farei. Il tempo, il mio alibi di ferro!

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  5. Bis, tu adori correre.
    In questa frase c'è tutto un mondo a me sconosciuto. Io ci vado solo perchè ho il tono muscolare di una creme brulee...

    @Speaker, io e la tua ragazza andremmo davvero molto d'accordo.

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  6. prima uscita 40 minuti e 5 secondi???!!!!
    non ho parole!

    Marta

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  7. Marta, parevo un bradipo con l'ernia al disco, fidati, così 40 minuti sono proprio il minimo sindacale..

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  8. Beh...non male comunque! Brava, ma continua, eh!

    Marta

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  9. Le persone che mi conoscono, se mi vedessero correre, penserebbero che ho scippato una vecchietta. E subito dopo scommetterebbero sulla vecchietta.

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  10. Tra parentesi, anche io ho fatto 40' ieri. Piccolo particolare: astutamente ho usato i fantasmini, per cui ho quasi asportato il tendine d'Achille.

    Anche io *temo* che tu e Lei andreste d'accordo ;^)

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