14 giugno 2011

Indelicatezze - sottotitolo: non sono di gomma

Ritengo di essere una persona attenta agli altri.
Cerco di non fare del male, di evitare gaffes, di non dire cose che potrebbero ferire, anche se sottoforma di battuta.
Solo che poi arrivo a un certo punto che mi rendo conto che simili accortezze sono solo da parte mia.
E che la gente con me sbaglia spesso e volentieri tempi, modi, parole, silenzi, gesti.

Parlando da sola, ho sempre perfettamente idea di quale sarebbe la frase giusta in risposta alle mie. Pongo domande elicitando risposte che non arrivano. E mi chiedo perchè tra mille modi possibili di dare una stessa risposta, per quanto diversa da quella che vorrei, venga scelto quello più crudo.

Spesso le persone mi indirizzano verso qualcosa che mi colpisce duro, portandomici per mano, proprio così, spontaneamente.
Dovrei scrivere sceneggiature e distribuire copioni da mandare a memoria, il bugiardino per la Lara-gestione, perchè la gente con me sbaglia.
E sbaglia alla grande.
Parole che escono leggere e si appoggiano come calci sugli stinchi, gesti distratti che sembrano schiaffi, espressioni sbagliate, dettagli non curati. Gente che non si fa i cazzi suoi, uh, di questa poi è pieno il mondo.
E allora mi stanco. Mi stanco degli egocentrismi talmente grandiosi da non accorgersi del mondo circostante, di cui io non solo faccio parte, ma in quel momento, in quell'interazione, sto anche ricoprendo un ruolo centrale.

E quindi il primo che mi capita a tiro lo faccio nero a suon di tutte le indelicatezze che ho subito, a espiare colpe che non necessariamente sono sue, povera vittima di una carnefice sfinita.
Oggi sono una iena.
E hai voglia a dire "ok, io avrei detto/fatto/agito diversamente ma non importa".
Importa.
Perchè certe parole, certi gesti, e anche certi silenzi sono così aggressivi che fanno male.

E allora mordo.
O meglio, parlo.
Volutamente stronza.

O magari non parlo proprio, che nel mio caso è anche più strano.
Sono Jeckyll e sono Hyde.
Oggi decisamente Hyde.

3 commenti:

  1. allora sembra quasi una catena....i primi ti feriscono perchè a loro volta sono stati feriti e tu ferisci a tua volta... spezziamo questa bella catena di Sant'Antonio!!!

    però ora non merdermi, eh?! ;)

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