6 ottobre 2011

iBye

Cioè dai, io non lo conoscevo bene. 
E io li odio quelli che tutt'un tratto sembra che lo conoscano solo loro per due righe che hanno letto su Wikipedia Uk, e domani saranno tutti t-shirt con la mela morsicata (ricordo il giallo-Freddy-Mercury, improvvisamente ovunque, nel novembre 1991).
Non mi sono mai documentata tanto sulla sua vita, so di Apple, so che era un genio, al punto da riuscire ad inventare dei prodotti che generano amore in chi li ha e invidia pura in chi non, so qualcosa che riguardava la calligrafia e i caratteri tipografici, so che ha inventato quel telefono che è tuttissimo e io lo voglio, ma soprattutto so di quel discorso alla Stanford University che era così "alto", così motivante, così bello-immenso-grandioso, che ti faceva venire voglia di provarci davvero ad essere una persona migliore.
O meglio.
Ad essere il miglior tu possibile. 
E tutti i tuoi sogni, e quelle cose lì, molto "I have a dream".


E ora non c'è più.
E non c'è niente da dire davvero, la schermata di Google così silente, bianca, pulita, mi sembra la miglior sintesi che se ne possa dare.



Stay hungry. Stay foolish.

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