Io vi ammiro voi che sapete sempre dove stare. E dove andare.
Vi invidio, che sapete sempre cosa dire, fare, baciare, lettera e testamento.
Ma come cazzo fate ad avere sempre una risposta certa per tutto, me lo dite?
Ma che è successo, ero assente quando distribuivano la verità da tenere sempre pronta in tasca?
Io faccio lo slalom tra domande, dubbi, tentativi, botte di fortuna e sgomitate varie.
Vorrei essere come voi, su quei vostri gradini altissimi di podio, tutti vestiti di sicurezza e con la medaglia d'oro in bella vista - "sempre in posa per una foto che nessuno sta scattando" (cit.) - a fare psicologia sulle vite di chiunque tranne la vostra.
E invece sto qui seduta, metto su della musica bella, sorrido, mangio cioccolata e aspetto che cambi il vento-un raggio di sole-un bacio.
Non necessariamente in quest'ordine.
7 gennaio 2012
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Eh, ne incontro spesso anche io. E ne incontrava Bukowski che scriveva "Tutti sembravano sempre sapere tutto. Io invece non sapevo un ca..o di niente", se non sbaglio contenuta in "Panino al prosciutto": io mi ci ritrovo.
RispondiEliminaAppartengo alla tua squadra, non so mai cosa dire o qual è la cosa giusta. Mi capita tante volte e mi arrabbio con me stessa perché cinque minuti dopo, quando ci penso, la risposta la so e la trovo. Ma cosa vuoi fare….ci siamo addormentate giusto in quella giornata di distribuzione ma abbiamo la spontaneità e la facoltà di dire “non lo so” senza che tremino le nostre mani.
RispondiEliminaSara M.