20 aprile 2012

"non può piovere per sempre" - giura.

Piove.
La pioggia, i bordi che si perdono, i vestiti bagnati che restano incollati addosso, i pensieri che diventano nebbia, il morale che scende, la nostalgia di "non so che" che sale.  E dove-sono-i-miei-vent'anni, e sparo sul mucchio, e "melodramma cammina con me". E tutto è messo in discussione, e litigo con chiunque, e ho l'aria pimpante di Leopardi di fronte all'infinito. Sputo sentenze, non mi va bene niente, alzo molte scartoffie, faccio casino, piango col fazzoletto in bocca attaccata alla tenda del soggiorno che Eleonora Duse al confronto era un'attrice comica.
Mi arrabbio fortissimo, me la prendo per cose che non stanno né in cielo né in terra, sono una dannata principessa su questo pisello che è il brutto tempo, che mi rende brutta come lui, anzi peggio, che mica ci accontentiamo dei toni di grigio qui, viriamo proprio al nero e chi si è visto si è visto.
Mi relaziono con le persone come si fa coi punching-ball, e sono irrequieta, e mi muovo, ma non è un movimento bello, non è il movimento di chi sa dove andare ma di chi non sa fermarsi.
Perdo le parole, perdo i confini, perdo anche la piega decente dei capelli.
Poi torna il sole e passa tutto. Giuro. Tutto.
Ma nel frattempo.
Che bella persona che sono, sì.
Scrivetemi qualcosa di bello, voi che "il sole ce l'ho dentro", please.

3 commenti:

  1. Verrà giù un temporale. Sarà brutale ed intenso.
    E con lui, uscirà tutto.
    Poi tornerà il sole.

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  2. E se con il sole passasse tutto perché in realtà è stata la pioggia, a lavarti via il nero?
    Non la rende migliore, o più sopportabile. Ma magari e questo diluvio dentro e fuori di noi che ci rimette in sesto. Che permette alla spugna che siamo di ripulirsi e tornare ad assorbire. E goderci il momento più bello, quello in cui guardando il cielo sai che stai svoltando.
    O magari no.
    Comunque sia, Aprile se n'è andato con l'insopportabile certezza che i capelli decidano loro che direzione improbabile prendere, che sono fin troppo orgoglioso e fin troppo più competente di chi mi comanda.
    E che a me Here comes the sun, dei Beatles, piace ancora un sacco.

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  3. Ecco. Bravi. Proprio di questo avevo bisogno: nuove prospettive, diverse letture, variabili punti di vista. Grazie. Ovviamente è appena uscito un raggio di sole - che non durerà - e io mi sento già più blu. Vorrei poter arrivare al giallo quanto prima, ma di fondo sono sempre blu. Vi ringrazio, entrambi, tanto.

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